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1.
€ 10,00
EAN-13: 9788816530140
Siniavskij (Terz) Andreij
Pensieri improvvisi con ultimi pensieri
Edizione:Jaca Book, 2014
Collana:Jaca letteratura

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Prezzo di acquisto€ 10,00
DescrizioneUna lingua elegante, uno humor russo, la coscienza critica di una società sottoposta alla menzogna. I Pensieri improvvisi di Sinjavskij, a cavallo tra saggistica e opera letteraria, facili di lettura, ma di lenta assimilazione, sono pensieri dal profondo. Sono i grandi temi della vita e della morte, pensieri senza fine, profezia di future meditazioni.
2.
€ 20,00
EAN-13: 9788816530157
Solzenicyn Aleksander
Racconti di guerra
Edizione:Jaca Book, 2014
Collana:Jaca letteratura

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Prezzo di acquisto€ 20,00
DescrizioneNegli anni tra il 1993 e il 1998, dopo i romanzi e i cicli narrativi che l’hanno reso famoso nel mondo, Solzenicyn torna ad affrontare la misura breve del racconto con esiti di indiscutibile intensità ed effi - cacia. Nel solco delle narrazioni sull’Uomo nuovo (Jaca Book 2013), i tre racconti e il romanzo breve contenuti in questo volume, ancora inediti in Italia, affrontano la guerra, non solo quella dei campi di battaglia del secondo confl itto mondiale ma anche quella per preservare la «casa dell’uomo», messa in pericolo da speculatori vecchi e nuovi. E, nella società postsovietica, la guerra del profi tto, dello strapotere fi nanziario e lobbistico che sequestra e impoverisce una nazione già allo stremo.
3.
€ 16,00
EAN-13: 9788816530119
Glissant Edouard
La Lézarde
Edizione:Jaca Book, 2013
Collana:Jaca letteratura

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Prezzo di acquisto€ 16,00
DescrizioneÉdouard Glissant è uno dei maggiori scrittori della seconda metà del XX secolo. Pochissimo tradotto in Italia, osannato alla sua morte da Claudio Magris. È uno dei padri della grande letteratura caraibica con Césaire, Damas e Alexis. Grande poeta, ha scritto vari romanzi; La Lézarde è il primo e uscì in edizione originale in francese nel 1958.In un’isola dei Caraibi, le giovani generazioni a cavallo della seconda guerra mondiale soffrono il peso del colonialismo e di regimi polizieschi che frenano le loro istanze di libertà personale e di giustizia sociale.Alcuni giovani rivoluzionari decidono di uccidere l’uomo incaricato di reprimere le proteste popolari. Il loro primo atto di libertà sarà l’assassinio. Il romanzo si svolge come in una tragedia: il tiranno è impersonificato da un capo di polizia, tra i giovani spiccano figure femminili, tra le maschili una viene dal campo, l’esecutore, mentre il regista della pièce viene dalla città. Il gioco psicologico è intenso, si tratta di persone avvertite su come va il mondo, ma ad un tempo quasi sguarnite nei confronti del tirannicidio che si fa strada. L’opera mantiene una tensione altissima. I grandi temi sociali del colonialismo restano nel retroscena, la natura fa da atmosfera, il dramma infatti si svolge quasi fosse una pièce teatrale. Il palcoscenico è l’isola in cui dai monti scende la Lézard, la crepa, il fiume che sinuosamente si riversa nel mare. È lei la presenza che accompagna il dramma, anima mitica dell’isola, testimone del dramma di Mathieu, di Tael, l’uomo del campo e dei monti, e dei loro amici. L’esistenzialismo europeo con la sua forza critica e introspettiva è assunto dallo scrittore caraibico. L’opera è magistrale, una premonizione di quanto avverrà in un’altra isola. Ciò che i grandi movimenti non sapevano prevedere. Ma il dramma è un dramma senza tempo, quasi tragedia greca nel mondo di Calibano.
4.
€ 22,00
EAN-13: 9788816530126
Volos Andrej
Churramabad
Edizione:Jaca Book, 2013
Collana:Jaca letteratura

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Info disponibilitàRifornimento in corso
Prezzo di acquisto€ 22,00
DescrizioneNella Via della Seta che dal mediterraneo porta in Cina, il montuoso territorio del Tagikistan è un passaggio antico. Qui i russi arrivarono da conquistatori, portando la rivoluzione bolscevica e si insediarono per settanta lunghi anni. Il disfacimento dell’URSS portò il Tagikistan all’indipendenza, fra istanze democratiche e venti di islamizzazione; con lotte cruente in cui i russi, che si consideravano ormai tagiki, si trovarono ad essere stranieri: indesiderati, spiati, rifiutati, minacciati, perseguitati, estromessi. Churramabad è un’epica alla rovescia: in un’atmosfera slittante, montante e infine esplosiva tragedia. All’inizio la persecuzione appare impossibile, quasi un brutto incubo, chi si credeva ormai di casa non ha scampo. O soccombere nel sangue o fuggire.

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5.
€ 10,00
EAN-13: 9788816530133
Solzenicyn Aleksander
L'uomo nuovo. Tre racconti
Edizione:Jaca Book, 2013
Collana:Jaca letteratura

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Prezzo di acquisto€ 10,00
DescrizioneDopo l’esordio nel 1962 con Una giornata di Ivan DenisoviË e altri racconti che l’avrebbero reso famoso nel mondo, il grande scrittore e premio Nobel russo Aleksandr Solzenicyn si è dedicato a romanzi e cicli narrativi sempre più imponenti. Completata questa fatica, decenni di ricerche e migliaia di pagine scritte, ha voluto tornare, negli anni 1992-1998, e sempre sulla rivista degli esordi «Novyj Mir», alla «forma breve» rivelatasi così congeniale e produttiva. I tre racconti qui pubblicati ci riportano negli anni Venti e Trenta del Novecento; i protagonisti sono i giovani sul cui entusiasmo e dedizione dovrebbe edificarsi il Mondo nuovo e l’Uomo nuovo preconizzati dalla Dottrina e dalla Propaganda. Ma la vicenda del professore severo e dell’allievo negato per gli studi e però carrierista nel nuovo assetto politico-poliziesco, che riuscirà a indurre il docente a venir meno al suo dovere educativo, fino a farsi delatore dei colleghi e amici; o quella delle due Nasten’ka, che narra, per la prima, quanto sia distruttivo d’ogni valore il cieco conformismo cui ci si adatta per il quieto vivere e i vantaggi materiali, e per l’altra Nasten’ka, l’eroismo e l’abnegazione di un’insegnante di lettere che cerca invano di fecondare di contenuti morali ed eterni le nuove forme di vita e cultura: continuerà su questa strada anche se sa di essere votata alla sconfitta. E uno sconfitto senza speranza è il ragazzo contadino figlio di kulaki deportati che rivolge al «grande scrittore», dal campo di lavoro forzato dove sta morendo di fame, un grido d’aiuto. Lo scrittore di regime, «ingegnere di anime» senz’anima, si limita ad apprezzare della lettera la freschezza e novità della parlata popolare e si ripromette di utilizzarla quale «trovata linguistica» nel suo lavoro.Il motivo centrale dei racconti è il valore delle scelte che in momenti cruciali ogni uomo e donna concreti sono chiamati a compiere: esso non è mai irrilevante per la loro vita e ha importanza anche per la vita e il destino della propria comunità e del proprio Paese. L’esigenza di vivere secondo verità e coscienza, la sentano o meno i personaggi di questi racconti, è sempre presente anche se sottesa. I loro drammi - suggerisce in questi suoi ultimi «annali» il poderoso Cronachista del secolo russo - sono universali.
6.
€ 18,00
EAN-13: 9788816530010
Solzenicyn Aleksander
Ama la rivoluzione!
Edizione:Jaca Book, 2012
Collana:Jaca letteratura

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Prezzo di acquisto€ 18,00
DescrizioneAma la Rivoluzione! Tale l’imperativo che muove Gleb Nerzin, il protagonista di questo primo, inedito romanzo di Aleksandr Solzenicyn, scritto in detenzione nel 1948 e ripreso nel 1958. Gleb è un coscritto di 23 anni che, confinato nelle retrovie, arde dal desiderio di raggiungere il fronte (siamo nell’estate del 1941) a difendere la patria sovietica aggredita dai tedeschi per poi contribuire alla Grande Guerra Rivoluzionaria che rinnoverà il mondo. Varie tappe segnano la disillusione dell’eroe e del suo ideale e gli fanno aprire gli occhi sull’arbitrio e gli egoismi che caratterizzano in realtà quel suo immaginario «mondo perfetto», ma l’avventuroso cammino di Gleb (alter ego dello scrittore) verso la prima linea della guerra costituisce uno straordinario itinerario formativo che lo attrezza per le più consapevoli battaglie a venire. Queste avventure del giovane Nerzin sono il punto di partenza perfetto, non solo cronologico, per accostarsi all’universo letterario e spirituale del grande scrittore, di cui Ama la Rivoluzione! fornisce ad ogni momento significative anticipazioni. Del futuro premio Nobel scopriamo così, ed è una rivelazione folgorante, tutta la giovane anima che dà nerbo al racconto, appassionato e veritiero, di un mondo in ebollizione: sia sul versante drammatico di prove epocali, sia sul versante umoristico o addirittura comico di laboriose interazioni interpersonali, registrate da un Nerzin-Solzenicyn già capace di sapiente ironia. E al vigoroso dinamismo dell’opera contribuiscono i paesaggi bellici dello sfondo: uomini, cavalli e «tecnica» in perenne movimento, con accelerazioni da togliere il fiato, proiettati sugli immensi orizzonti e gli alti cieli, gremiti nottetempo di stelle, della steppa russa.
7.
€ 18,00
EAN-13: 9788816530027
Soyinka Wole
Aké. Gli anni dell'infanzia. romanzo
Edizione:Jaca Book, 2012
Collana:Jaca letteratura

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DescrizioneAké è la storia di un’infanzia, la storia di un’educazione e di molteplici realtà che si incrociano nella formazione di un giovane uomo: romanzo autobiografico, o storia di un’iniziazione alla vita, fonde il sostrato mitico della realtà africana con la coscienza letteraria di un autore profondamente immerso nella cultura europea novecentesca. Come scrive Mario Baudino nella prefazione, Soyinka è uno scrittore 'assai ‘occidentale’ almeno per quanto riguarda le soluzioni stilistiche. In un romanzo come Akè pare di risentire non solo l’eco di tutte le fanciullezze, ma le note struggenti di una fanciullezza occidentale e novecentesca, quella che è rimasta la fanciullezza…Gli undici anni di fanciullezza raccontati in questo romanzo autobiografico sono anche la storia del diventare uomo, ma non solo.Sono la storia di un passaggio, d’una soglia che viene varcata dal paese incantato, dall’infanzia al mondo degli adulti, dal paese innocente alla civiltà urbana, dalla totalità indivisa alla differenza dei mondi: il terzo mondo, l’Occidente, ma tutto questo senza che il ‘dopo’ cancelli il ‘prima’. Con la fine dell’infanzia, la fine della foresta, la fine, in un certo senso di Aké, finisce anche il libro. L’ultima pagina è la soglia, ma il piccolo Wole l’ha già vista di lontano'.Forse il capolavoro del Nobel nigeriano, libro perfetto in cui mito africano e cultura letteraria europea si fondono in un’unità ammirevole e probabilmente irripetibile.
8.
€ 20,00
EAN-13: 9788816530034
Bajac Vladislav
Hammam Balcania
Edizione:Jaca Book, 2012
Collana:Jaca letteratura

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DescrizioneDue narrazioni s’intrecciano in questo libro, separate dai secoli ma unite da un luogo, i Balcani, e da un tema, l’identità. La prima e più importante dispiega la grandiosa vicenda storica del pascià Mehmet Sokollu, alias Bajica Sokolovic, giovane serbo strappato alla sua terra per essere formato nelle file dell’alta burocrazia dell’Impero ottomano, fino a diventarne gran visir al servizio di Solimano il Magnifico. La seconda narrazione ha inizio in una località termale in Bosnia verso la fine degli anni Settanta del XX secolo e mette in scena lo scrittore stesso, spesso accompagnato dall’amico Orhan Pamuk, e le sue riflessioni intorno ai concetti di nazione, di confine, di fede e, soprattutto, di identità, stimolate e quasi evocate dai vapori di un bagno turco proprio al gran visir intitolato. Serbo e turco insieme quest’ultimo, cristiano ortodosso e infedele suo malgrado, protagonista di una straordinaria ascesa ai vertici dell’Impero ottomano di cui avrebbe retto le sorti per lunghi anni, e intimo amico di un altro grande straniero cristiano al servizio del sultano (questa volta greco), Sinan, il più grande architetto islamico di tutti i tempi. Così la vicenda storica rivela allo scrittore il debito iniziale di ogni identità, storica, culturale ma anche personale, la permeabilità di ogni confine - quale terra più dei Balcani può esserne testimone? -, il rischio implicito in ogni gesto creativo e persino di ogni azione, di ogni mossa che, svolgendosi, scopre le carte e mette a repentaglio la vita. Interrotta violentemente, quella del pascià Mehmet Sokollu, ma non inaspettatamente perché la morte era stata a lungo attesa, dopo ogni azione, dopo ogni mossa, presagendo il rischio dell’esistenza. Come i confini della storia e della cultura, così i confini dei generi sono attraversati da questo libro, che è romanzo storico, diario intimo e ironico di uno scrittore, meditazione erudita sui grandi temi dell’esistenza, raffinato e insieme imponente mosaico letterario.
9.
€ 18,00
EAN-13: 9788816530065
Eliade Mircea
Gaudeamus
Edizione:Jaca Book, 2012
Collana:Jaca letteratura

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Prezzo di acquisto€ 18,00
DescrizioneNel romanzo della sua gioventù, carico di atmosfere universitarie sullo sfondo di una Bucarest segnata dal ritmo delle stagioni - scenari suggestivi delle avventure dell’anima del protagonista -, Mircea Eliade si racconta come un ragazzo guidato da un profondo e intransigente furore di conoscenza, spietato osservatore della comunità studentesca in cui è immerso e con cui pure interagisce attivamente, inesausto costruttore di un destino diverso, «eroico» a suo dire perché orientato da una volontà indomita e superiore. Non sappiamo quanto di questo carattere esasperato corrisponda alla personalità storica del giovane studioso, o ne sia la parossistica rappresentazione; Eliade scrive un romanzo, creazione letteraria volta vampirescamente a succhiare il sangue del reale. Ed egli è già scrittore a tutto tondo in queste pagine, che seguono la saga scolastica narrata ne Il romanzo dell’adolescente miope (Jaca Book, 1992), dotato di una qualità affabulatoria che doveva essergli propria anche nella comunicazione orale e già capace di mettere in scena gli sconfinati campi del sapere che andava sondando, trasformandoli in materia narrativa. Ciò sarebbe avvenuto in maniera insospettabile nella sua successiva produzione letteraria, segnata dal fantastico e dal misterioso senza che il registro realistico fosse mai del tutto abbandonato, così come imprevedibili erano le strade che avrebbero portato questo giovane idealista affascinato dall’erudizione, ma in fondo ancora distante da un reale progetto di vita, a diventare il massimo storico delle religioni del XX secolo. Scritto da un Eliade ancora giovane nella sua Bucarest sul finire degli anni Venti, questo romanzo restituisce alla perfezione la tensione estrema che precede lo slancio verso la vita, l’irrequietudine di scelte ancora da fare, l’attesa prima del viaggio con cui infatti si chiude il libro, definitivo commiato dai luoghi e dalle amicizie della giovinezza.
10.
€ 16,00
EAN-13: 9788816530058
Ngugi Wa Thiong'o
Sogni in tempo di guerra
Edizione:Jaca Book, 2012
Collana:Jaca letteratura

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Info disponibilitàRifornimento in corso
Prezzo di acquisto€ 16,00
DescrizioneNgugi Wa Thiong’o, fra i più grandi scrittori africani viventi, dispiega in queste pagine il racconto della sua infanzia e prima adolescenza con disarmante semplicità e freschezza. Scrittore capace di esplosiva denuncia politica (Petali di sangue, Jaca Book, 1979) e di complesse tessiture polifoniche del mondo keniano post-indipendenza (Un chicco di grano, Jaca Book, 1978, 1997), raccoglie qui le sue energie di narratore distillandole in un linguaggio immediato, che si fonde con il racconto di se stesso ragazzino, ma che progressivamente sempre più va amplificandosi nei grandi eventi storici in cui il protagonista si trova immerso. Prendendo le mosse dai più lontani ricordi del suo gruppo familiare, tutta l’esistenza raccolta nelle cinque capanne del padre e delle sue quattro mogli, la storia personale del bambino finisce per incontrarsi e scontrarsi con quella di un Kenya scosso dai fermenti indipendentisti e dalla dura repressione del governo britannico. Il fascino della parola pervade tutto il libro, presagio del destino del protagonista: dai racconti collettivi del paese, in cui la consistenza storica del fatto si perde nella pluralità delle voci che lo compongono, alle storie raccontate in famiglia «con il riflesso delle fiamme che danzava sui volti», dall’incontro con la parola scritta, grazie a un’inseparabile Vangelo prima e alla biblioteca di un insegnante poi, alla fallace linearità della propaganda coloniale che occupa ogni spazio pubblico per annullare la realtà dei guerriglieri mau mau in lotta con l’Impero britannico. Questa voce semplice che riesce a darsi il grande Ngugi finisce per spiegare l’Africa meglio di qualsiasi saggio storico o politico e insieme a toccare corde universali sulle sfide della crescita in un mondo spesso incomprensibilmente duro e violento. Profondamente umanistica la risposta al doloroso mistero del male che attraversa queste pagine: il bambino spinto a scuola dalla madre, luminosa figura che accompagna schivamente tutto il racconto, trova nella conoscenza il seme di una libertà, personale e collettiva, che ancora deve compiersi.

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11.
€ 16,00
EAN-13: 9788816530072
Siniavskij (Terz) Andreij
Passeggiate con Puskin
Edizione:Jaca Book, 2012
Collana:Jaca letteratura

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Prezzo di acquisto€ 16,00
DescrizioneIl saggista e narratore russo Andrei Siniavskij, già innovativo critico letterario di «Novyj Mir» e autore con lo pseudonimo di Terz di romanzi e racconti pubblicati solo all’estero, protagonista col poeta Julij Daniel’ del celebre «processo alla letteratura» del 1966, che fu tra i catalizzatori del fenomeno del dissenso in URSS, nell’esilio a Parigi è stato per anni autorevole docente alla Sorbona. Del suo importante patrimonio letterario Jaca Book propone questa «prosa lirica» sul massimo poeta russo, nato in circostanze probabilmente uniche, già sufficienti da sole a farne un emblematico caso letterario. Nel periodo 1966-1971, trascorso in lager’, Siniavskij ha inviato alla moglie, mimetizzati in lunghe lettere - ne poteva scrivere due al mese -, gli spunti e intere parti del futuro libro, che, infine raccolto, ha costituito un’avvincente narrazione di sicuro impatto: sia per la qualità della raffinata scrittura, sia per l’approccio antiretorico e irriverente di un «mostro sacro» delle patrie lettere. Ma per far volare alto Puskin sulle ali della sua inarrivabile poesia - argomenta Siniavskij - bisogna strapparlo al monumento che lo ingessa, al piedistallo che gli hanno innalzato i suoi facili incensatori d’ogni tempo. Riproposto in Russia nel 2011, e subito celebrato e premiato per l’originalità dovuta in particolare ai moderni metodi di fruizione e analisi del testo, che Siniavskij-Terz, pur nella solitudine e fatica del campo di lavoro forzato, ha saputo con splendide intuizioni far suoi, ha trovato da subito il posto che gli compete nell’ambito di quell’imponente lavoro di recupero e ricostituzione delle due letterature divise (quella delle emigrazioni e della metropoli) che lì si sta svolgendo. Per le sue disinvolte camminate nel recinto della prigionia Siniavskij ha convocato quale corrosivo «terzo incomodo» Abram Terz, borsaiolo di Odessa, suo alter ego smitizzante. La comitiva - il terzetto composto dal poeta, il letterato e il bandito - ragiona, su sentieri anche scoscesi e spericolati, incessantemente e senza tabù di sorta, di una cosa sola: la gioiosa potenza dell’arte poetica, instancabile creatrice di miti liberatori.
12.
€ 16,00
EAN-13: 9788816530089
Velmar-Jankovic Svetlana
Lagum
Edizione:Jaca Book, 2012
Collana:Jaca letteratura

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DescrizioneBelgrado, 1984. Una vecchia signora ricorda, ma le mancano le parole per raccontare che cosa fu la sua vita. E, d’altronde, possiede ancora una vita quando si è vista la Storia e il suo seguito di violenze assassinare giorno dopo giorno la piccola storia di ciascuno? Ritorno nostalgico verso la fine degli anni Trenta... Milica e Dusan avrebbero potuto formare una coppia libera e felice. Sono dei borghesi, certo, ma la cui vita è tutta votata ai valori dello spirito: Milica insegna, Dusan è un critico rinomato. Sopraggiunge la guerra, che lacera la loro unione, li separa, li strazia. Tornata la pace, è un’altra confusione che si insedia, altre illusioni che prendono il volo. I «compagni» hanno vuotato l’appartamento di tutto quanto simboleggiava la vita: i libri, il tavolino, il piano. Milica ha resistito ai nazisti, ma non ha mai voluto aderire alle reti titine: la brutalità dei vincitori, le loro menzogne, la falsità del loro linguaggio le provocano repulsione. Eccola divenuta indesiderabile. I suoi amici non la salutano più - quand’anche non si siano trasformati in delatori del nuovo regime. Gli anni passano, un mondo sconosciuto si annuncia all’orizzonte, ma Milica non crede più alle sue promesse: sa che i germi del Male, seminati allorquando una società incurante si sforzava di ignorare ciò che si veniva tramando, angustiano ancora la terra e il cuore degli uomini... La memoria, sul filo del racconto che coniuga con grande pathos emozione e lucidità, procede come il pennello del pittore: per tocchi giustapposti che cercano di captare la luce fuggevole del tempo. Vano esercizio, probabilmente: ma l’unico che permetta ai mortali di ricordare che l’esistenza, oltre tutti gli orrori del mondo, ha segretamente a che fare con la Bellezza.
13.
€ 25,00
EAN-13: 9788816530102
Makanin Vladimir
Underground. Ovvero un eroe del nostro tempo
Edizione:Jaca Book, 2012
Collana:Jaca letteratura

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Prezzo di acquisto€ 25,00
DescrizioneUnderground è il maturo capolavoro di un affermato scrittore che viene continuamente riproposto e studiato in Russia, in quanto testo essenziale, e ineguagliato, indispensabile per la comprensione del cruciale passaggio dall’era sovietica al postcomunismo in Russia. Ne è protagonista, in pochi mesi della sua vita nei quali sono in realtà compressi gli anni cruciali tra il 1989 e il 1993, Petrovi, scrittore senza un libro pubblicato, filosofo quasi clochard, insofferente di ogni potere e ogni autorità costituita, anche minuscola, il quale s’è scelto, per «esserci» comunque, una marginale attività di custodia di alloggi momentaneamente disabitati in una «casalbergo» che ancora si erge, imponente relitto dei tempi del collettivismo, nel panorama urbano di Mosca e che è in fase di sbrigativa e anche criminale privatizzazione. Di questa obscaga in disarmo lui è custode volontario e sempre meno tollerato il quale non solo vigila sui «metri quadrati» altrui, ma ascolta e accoglie le confidenze e sofferenze di quell’umanità in crisi, ricevendone a sua volta qualche boccone di cibo, di calore, di effimera considerazione e intimità sessuale. Eroe dei tempi grami - picaresco corsaro nelle vite e destini altrui - egli si presenta come scrittore fallito, con una macchina da scrivere che si trascina dietro quale status symbol, ma sui tasti della quale ha allenato dita e muscoli forti, utili nelle risse e per il coltello, e maturato un «io» debordante che lo porta a macchiarsi, nobilitandoli come «duelli», due omicidi. Ma la linea di resistenza, sulla breccia della quale egli soprattutto si sente e vede, è quella degli eroi letterari di Puskin, Lermontov, Dostoevskij, Cechov... ecc. E da loro ha imparato ed esorta l’ «umanità in affanno» che lo circonda a declinare un alfabeto del riscatto morale tutto in «a»: autonomia, attenzione, ascolto, accoglienza, amore, anima contro i feticci del potere, del successo, del denaro. E c’è infine un Eroe vero e puro e coerente che, sempre più precisandosi come coscienza di Petrovi , alla fine gli toglie anche la scena: il fratello Venjamin, artista autentico almeno quanto lui è scrittore presunto, e per questo votato a una integrità senza compromessi, di conseguenza in manicomio da decenni, ridotto a bimbo inerme dalla violenza dei medici-criminali nelle cui mani è stato consegnato dal potere-padrone perché gli «spegnessero» il cervello. Un grandioso affresco-apologo sulla vittoriosa irriducibilità e unicità di ogni persona, reietta e rifiutata che sia, contro ogni aspettativa, perfino sua.
14.
€ 14,00
EAN-13: 9788816530096
Depestre René
L'albero della cuccagna
Edizione:Jaca Book, 1994
Collana:Jaca letteratura

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DescrizioneIn un’isola tropicale dei Caraibi, Zoocrate Zacharie - «Grande Elettrificatore delle anime» - è a capo di una feroce dittatura. Henri Postel, ex senatore della deposta Repubblica, è condannato a diventare un piccolo bottegaio. In procinto di esiliarsi e di uccidere un usuraio al servizio del regime, Postel scopre che c’è la gara nazionale dell’albero della cuccagna e decide di partecipare per sconfiggere moralmente il tiranno. Ad aiutarlo sono un vecchio calzolaio, Sora Cisa (mambo-sacerdotessa vudu) ed Elisa Zaza Valéry. Sora Cisa gestisce, secondo i riti vudu, la preparazione di Postel alla gara. Elisa Zaza Valéry entra in questa ritualità dando al protagonista, con la dedizione d’animo e la carnalità del suo giovane corpo, l’energia per l’impresa del giorno successivo. L’azione e il rito iniziatico individuale diventano coinvolgimento collettivo dei depredati. Radicata già nella lontana Guinea africana delle origini, in tutta la narrazione la festa della cuccagna è riletta da magie vudu. Queste forme rituali si schierano da una parte verso il mantenimento di un regime oppressivo che diventa invincibile in forme brutali e violente, dall’altra verso l’esaltazione di un eroe estremo reso invulnerabile, che manifesta la superiorità dell’amore e dell’umanità intera. In un brusio che lentamente si trasforma in frastuono e accelera il ritmo, fino a culminare in uno sparo che sospende il tempo, si celebra la lotta rituale di questo straordinario romanzo. Il vudu che celebra l’amore, non quello che celebra la morte, non può che trionfare sia nella memoria di un popolo ferito, sia nell’immaginario di una cultura multietnica, sia nella permanenza del mondo naturale. Depestre si fa carico di questa eredità e mostra un mondo multietnico e culturalmente vivacissimo, in grado oggi di proporre una sfera mitica carica di sapere che, pur nella discontinuità prodotta da soprusi e violenze interminabili, ha mantenuto e mantiene ancora una capacità di autorigenerarsi, evidente nell’energia del tropico ma assai più occulta in quella del rito.
15.
€ 14,00
EAN-13: 9788816530041
Lagerkvist Par
Barabba. romanzo
Edizione:Jaca Book, 1985
Collana:Jaca letteratura

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DescrizioneBarabba Barabba è il capolavoro di Lagerkvist, un classico assoluto della letteratura del XX secolo, pubblicato nel 1950, un anno prima che gli fosse conferito il premio Nobel. È un romanzo di rara potenza drammatica e suggestione visiva, caratterizzato da una scrittura densa e concisa, sicuramente nell’insieme debitrice della passione per il teatro dell’autore (che infatti ne trarrà una riduzione teatrale qualche anno più avanti). Così Lagerkvist conduce il racconto non per trame ma per scene (forse, stazioni), secondo le strutture tradizionali del dramma religioso, che tuttavia rappresenta con incisive pennellate narrative volte a delineare i personaggi e i moti del loro animo. Non dramma, non teatro quindi, ma narrazione pura alimentata dal senso scenico di chi amava il teatro. «Barabba è lo studio di un essere che dal suo stato primitivo di bruto evolve in uomo, a causa di un trauma rivelativo, e che desidererebbe cogliere il senso della ragione dei suoi ora nuovi sentimenti, di quella, vaga, presenza divina che scorge nelle cose, in quegli altri, i cristiani, cui vanamente vorrebbe mescolarsi sottraendosi alla sua decisa funzione simbolica: Barabba, l’uomo ‘con sul petto il nome di Dio sbarrato da una croce’» (dalla Postfazione di Alessandro Ceni).


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